Corpo - Philos

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CORPO

"SOCRATE: Dici il corpo?
ERMOGENE: Sì .
SOCRATE: ...Alcuni infatti dicono che esso è il sema (segno, tomba) dell'anima, in quanto l'anima vi sta riposta in questa vita presente. E siccome l'anima segnala attraverso il corpo quel che vuole significare, anche per questa ragione è giusto  chiamarlo sema. E mi pare che questo nome gliel' abbiano posto i seguaci di Orfeo, poiché l'anima paga lo scotto di quelle colpe che deve pagare e che abbia questo involucro, ad immagine d'un carcere, per essere salvata (custodita) Questo dunque sia per l'anima, fino a che non abbia pagato quel che deve".
(Platone, Cratilo)

"E' qui, nel mio costituirmi come persona che il mio corpo, aperto, vulnerabile, si staglia in mezzo agli altri e alle cose. E' ora necessario che io mantenga dall'altro e dalle cosa una distanza, un intervallo sufficiente a farmi vivere spontaneamente il mio corpo, permettendomi contemporaneamente di riconoscere in esso la presenza dell'altro come mia alterità".
(Basaglia, L'utopia della realtà)

"Senza il corpo, con la sua durezza, impenetrabilità, opacità, non potrei distinguere il possibile dal reale ed è proprio il corpo che mi dà la possibilità di agire, di tendere verso la realizzazione del mio possibile".
(Sarte, L'essere e il nulla)

"Nel dibattito pubblico attuale c'è una parola che ricorre in modo sistematico:visibilità...Nelle società occidentali del XIX secolo l'intimo doveva essere taciuto. In queste stesse società un rovesciamento di valori induce oggi ad abbandonarsi ad una esibizione dell'intimo per poter esistere. Nelle nostre società invisibile vuole dire insignificante.
Il visibile e l'immagine fanno indietreggiare l'invisibile, che da quel momento è screditato, ritenuto inutile".
(N.Aubert, C. Haroche, Farsi vedere)
 
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